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ultima modifica:     12/11/2013

Affido di persone con disagio mentale. Una sfida per il territorio

notizia pubblicata in data : martedì 12 novembre 2013



Lunedì 11 novembre, è iniziato il servizio di affido adulti con disagio mentale.


Alla fine dello scorso anno un Avviso pubblico
destinato a nuclei familiari ma anche ad associazioni, cooperative sociali ed oratori chiedeva la disponibilità ad accogliere persone con disagio mentale “stabilizzato”, persone cioè che hanno concluso il loro percorso di cura e non manifestano forme di aggressività e nemmeno hanno trascorsi delinquenziali o di tossicodipendenza.


All’Avviso hanno risposto numerosi soggetti e il gruppo di lavoro, costituito da operatori del Servizio Sociale professionale dell’Ambito e del Centro Salute Mentale, ha selezionato la Fondazione “La dimora dell’angelo”, la Cooperativa S. Chiara e la famiglia di Azzarone Libero. Lo stesso gruppo ha individuato le persone con disagio mentale e ha operato l’abbinamento (persona con disagio mentale e soggetto affidatario) tenendo conto delle caratteristiche della persona da affidare e delle opportunità offerte dall’affidatario, che ha assunto formali accordi per creare relazioni significative, finalizzate al recupero dell’autostima e delle competenze sociali perdute  (prendersi cura di se, tenere in ordine la casa, riscoprire affetti e interessi, uscire di casa senza paura).


Tutti i soggetti offriranno accoglienza, attività di socializzazione e possibilità di lavorare nelle attività agricole della fattoria sociale (Fondazione “La dimora dell’angelo”), opere di manutenzione (Cooperativa S. Chiara), nel settore videofotografico (Azzarone Libero).


Gli affidatari seguiranno appositi percorsi formativi e dovranno assumere l’impegno a promuovere l’autonomia personale e lo sviluppo delle potenzialità di vita della persona affidata, coinvolgendola attivamente nel contesto familiare o nella vita associativa e offrendole opportunità di inserimento sociale e lavorativo.


L’Assessorato alle Politiche Sociali, il Servizio Sociale professionale dell’Ambito, il Centro Salute Mentale, i soggetti affidatari si sono incontrati nei giorni scorsi presso l’Ufficio di Piano per ribadire l’impegno a lavorare insieme ed a verificare periodicamente i risultati di questo esperimento.


Questo nuovo servizio
– hanno detto ai Servizi Sociali - è una sfida per tutti gli operatori sociali a lavorare insieme in una logica di rete, ma è una sfida anche per il territorio, che dovrà dimostrare di possedere risorse per sviluppare una cultura di accoglienza e di inclusione sociale.

 

La lotta allo stigma, obiettivo importante di tutti coloro che si occupano di salute mentale, e una nuova cultura dell’accoglienza e della coesione sociale si possono praticare solo uscendo dai recinti, dai luoghi chiusi, aprendosi con coraggio alla società civile e chiamando tutto il territorio alla responsabilità sociale.


    Ufficio di Piano

Ambito di Manfredonia

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